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Gli Operai

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Sunday, May 22, 2011

Il franco arciero: "Fresche valli, e prato ameno"

by Luigi Speranza for "Gli Operai" jlsperanza@aol.com


Ah! troppo lungo il mio martire
debbo soffrire! Mi manca il pie! ...
Dio? Questo core vedi chi trema;
Di, l'anatema -- forse e su me?
Fresche valli, e prato ameno,
cari oggetti a questo cor,
ora io porto ai vostro seno
il mio pianto, il mio dolor!
Ah! gia un di con tenerezza
due begli occhi a me brillar,
cara Alisa, in tanta ebrezza,
ti poteva io rimirar?
Ma che il cielo nel suo furore
per che mi voglia abbandonar?
Pietoso Iddio nel tuo favore,
debo soltanto io confidar!
Ella, intanto, ahime, deserta!
Cerca il suono del mio pie;
la finestra tiene aperta,
guarda, ascolta, e alcun non v'e
Geme il vento e il crede allora
il rumor del mio venir.
Ella chiama e giunta l'ora
empie il ciel dei suoi sospir.
Spirto infernale viene, a me investe,
Voci funeste ascolto gia,
e dell'inferno la crudelta.
Per tutto, oime, tenebre sono,
rimbomba il tono,
gran dio, pieta.
Ognun mi lascia, oh crudelta,
Satan tremendo mi chiama a se,
pieta, dio mio, pieta di me.

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