Giulio Crimi, nato a Paternò, in Sicilia, il l0 maggio 1885, è morto a Roma il 28 ottobre 1939.
Il suo primo debutto risale al 1913 con la Wally a Treviso.
La sua carriera fu di breve durata, seppure molto intensa.
Si dovette ritirare per ragioni di salute verso il 1928.
Ho incontrato Giulio Crimi nel 1931, nella sua bella villa a Roma in via Michele Mercati.
Quel primo Maggio è stato certamente uno dei giorni più importanti e decisivi della mia vita.
Giovane provinciale, tutto tirato a lustro per l'occasione e molto timido, fui conquistato dalla straordinaria vivacità degli occhi, dal sorriso e da tutta la personalità di questo Artista che sarebbe stato il mio primo e vero Maestro di canto.
Quel giorno ha fatto scendere da un albero di frutta una ragazza, amica della figlia, perché mi accompagnasse al pianoforte.
E così conobbi mia moglie.
Ho studiato con Lui tutti i giorni per cinque anni.
Mi faceva a volte piangere con la sua infiammata severità e commuovere per la generosità e l'affetto paterno.
Mi prese ospite a casa sua, con i suoi figli in momenti per me finanziariamente difficili, e mi chiedeva sempre notizie della mia famiglia lontana.
Mi spinse a tentare il concorso di Vienna, che vinsi, e, più tardi, condusse personalmente le trattative del mio primo contratto per il film «I condottieri».
Assistette al mio primo debutto in «Traviata», invitandovi il Maestro Serafini, e così fece audizione al teatro dell'Opera di Roma nel 1937.
Mi tenne sotto la sua grande ala con l'affetto di un padre e la severità di un vero Maestro.
La sua voce autenticamente carusiana, la ricchezza, la dolcezza e la forza della sua espressione, unite alla profondità della interpretazione, sono state la essenza di questo appassionato insegnamento.
Potrei parlare di Lui e della sua grandezza d'animo, della profonda umanità, dei suoi scatti, delle impennate e dei mutamenti, tutti siciliani, per un tempo infinito, senza riuscire a dare la esatta misura dell'Uomo e del Maestro e senza soprattutto riuscire ad esprimere la grande stima e devozione e gratitudine, che io porto radicate in cuore, alla sua memoria.
Crimi è stato una splendente meteora, che ha attraversato troppo rapidamente il cielo della notorietà e del successo.
In soli quindici anni ha cantato in tutti i più importanti teatri del mondo con i più famosi ed illustri Maestri e Colleghi, amato e stimato per le sue qualità artistiche ed umane.
TITO GOBBI, da: Presentazione del disco di Giulio Crimi, della Tima Club - Roma 1977)
Wednesday, June 8, 2011
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