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Gli Operai

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Wednesday, June 8, 2011

Lauri Volpi on Crimi

UN'OPINIONE FIRMATA

.. Giulio Crimi, voce pregna di tutti gli aromi della sua Isola, rimase varie stagioni al Metropolitan, in adorazione dell'astro maggiore, finché lasciò questo teatro l'anno successivo alla morte di Caruso, e passò in Italia per cantare alla Scala "Carmen", e altrove "Africana" e "Aida".



La voce di Crimi suggerisce l'immagine di una leggiadra fanciulla, che, ignara della propria bellezza, si assume a modello la figura muliebre che più ha colpito la sua fantasia e a somiglianza di quella si acconcia, si abbiglia, e ne imita i gesti, il portamento, l'accento, dimentica di se e della propria personalità.


Lauri Volpi on Crimi

"Tito Gobbi stava per seguire le orme di Titta Ruffo e Gino Bechi e divenire un pedissequo imitatore dei predecessori."

"Oggi sembra aver trovato se stesso, la sua personalità, la sua tecnica, che da una esigua voce ha tratto impensate sonorità e risoluzioni temerarie ma conquistatrici dell'applauso e della popolarità. E di ciò si compiacerà l'ombra del suo maestro Giulio Crimi."

GIACOMO LAURI – VOLPI, Le voci parallele, Garzanti, 1960, pagg. 166 e 196.

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